Connect with us

NBA

Paul Pierce, Tony Parker e il fascino del poker tra le stelle NBA

Paul Pierce, Tony Parker e il fascino del poker tra le stelle NBA

Lo spogliatoio di una squadra è sacro, ma spesso si lascia la porta aperta al profano. Se una partita a poker spesso serve a fare gruppo, tra Jack Haley e Michael Jordan qualche rilancio poco responsabile ha creato frizioni. È il 1996 quando i due vincono insieme il titolo NBA con i Chicago Bulls, ma durante una delle tante trasferte Haley e MJ decidono di giocare una partita a poker, che finisce a favore del secondo per un bottino 17mila dollari saldato dal padre di Haley. Sport e poker si sono spesso incrociati, ma come vedremo alcune stelle hanno applicato un metodo da perfetto sportivo, altre non sono state in grado di fare altrettanto.

Paul Pierce: l’esempio da non seguire al tavolo da poker

Un altro esempio da non emulare è quello dell‘ex stella dei Boston Celtics Paul Pierce. Slacciate le scarpe il campione ha ricominciato come analista dei match NBA per ESPN. Tutto ok fino al 2021, quando Pierce ha la pessima idea di condividere sui social una partita a poker: la presenza di ballerine e personaggi poco lucidi non hanno fatto piacere all’emittente televisiva, che secondo quanto raccontato dallo stesso ex cestista avrebbe provveduto con il licenziamento.

Questo episodio dimostra come, senza un contesto regolamentato, il gioco possa trasformarsi in un problema di immagine e carriera, anche per un atleta di fama mondiale. Ma il poker, se praticato nei giusti circuiti, è tutt’altro che una questione rischiosa.

Negli ultimi anni, molte piattaforme di poker online ufficiali hanno reso il gioco più accessibile, sicuro e trasparente, offrendo tornei regolamentati e opportunità di competere ad alti livelli. Molti appassionati e persino ex sportivi si avvicinano a queste piattaforme per sfidare altri giocatori in ambienti controllati, con software avanzati che garantiscono un gioco equo e responsabile. Proprio per questo, le app di poker online, come ad esempio quelle presenti in questa guida, sono diventate il punto di riferimento per chi vuole mettersi alla prova senza i rischi di ambienti non regolamentati.

Tony Parker, il campione NBA rispettato anche nel poker

Fisico, talento, coraggio e saggezza. Tony Parker è stato un grande cestista, protagonista in NBA con la maglia dei San Antonio Spurs, grazie anche alla capacità di mischiare tutte queste qualità. Non è un caso se a fine carriera il campione ne ha iniziata un’altra dietro la scrivania da dirigente sportivo e un’altra al tavolo come giocatore di poker.

Parliamo del classico atleta che ha saputo gestirsi al meglio. Tony Parker ha una collezione di auto da 3 milioni di dollari e in generale una capacità di prendersi cura del denaro tipica dei poker player vincenti. Si può giocare insomma e facendolo con responsabilità l’ex Spurs si è concesso anche qualche partita alle World Series of poker di Las Vegas, ma è importante farlo con consapevolezza e conquistandosi anche carte alla mano il rispetto degli avversari.

Sport e poker: l’approccio corretto per essere vincenti e divertirsi

Abbiamo citato qualche esempio di campioni NBA che hanno avuto un approccio molto diverso al gioco. Da una parte Jack Haley e Michael Jordan, protagonisti di partite forse troppo fuori le righe, o Paul Pierce che ha mischiato le carte con pratiche non proprio esemplari per essere pubblicate sui social. Da un’altra Tony Parker, giocatore che anche i campioni di poker rispettano, non trattandolo come un pollo ma vedendolo come un avversario con la testa sulle spalle. Ne sanno qualcosa i Piquè e Vidal se si vuole passare dal basket al calcio con il minimo comune denominatore del poker. Anche loro frequentando gli ambienti giusti e vivendoli con il giusto approccio si sono tolti molte soddisfazioni con le carte in mano.

Go to Source
Author: Team Dunkest
February 21, 2025 | 12:01 pm

Click to comment

Leave a Reply

More in NBA